Quello che non si doveva dire di Enzo Biagi

Quello che non si doveva dire di Enzo Biagi
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Enzo Biagi censura: un binomio che ha segnato profondamente la storia del giornalismo italiano. Nel suo libro “Quello che non si doveva dire”, scritto con Loris Mazzetti, Biagi affronta i temi che gli sono stati impediti di trattare in televisione negli ultimi cinque anni, a seguito dell'”editto bulgaro” di Berlusconi. Questo libro rappresenta una sorta di rivincita, un viaggio attraverso l’attualità che Biagi e Mazzetti avrebbero voluto condividere con il pubblico nella rubrica “Il fatto”.​

Il libro si apre con un incontro toccante con i ragazzi di Locri, avvenuto il giorno dopo l’omicidio di Francesco Fortugno. Biagi racconta l’emozione e la determinazione di questi giovani nel voler cambiare una realtà segnata dalla criminalità organizzata. Questo episodio introduce una delle tematiche principali del libro: l’infiltrazione della mafia nel tessuto sociale e politico italiano.​

Proseguendo nella lettura, Biagi offre un’analisi approfondita sulla criminalità organizzata, evidenziando come la mafia abbia spostato i suoi interessi dal Sud al Nord Italia. Sottolinea come la parola “mafia” sia scomparsa dal dibattito politico, per riapparire solo con l’arresto del boss Bernardo Provenzano. Questa riflessione mette in luce la pericolosa normalizzazione della presenza mafiosa nella società.​

Un altro capitolo significativo è dedicato all’omicidio del piccolo Tommaso, ucciso da una banda di balordi e sepolto sulle rive del fiume Enza. Biagi affronta questo tragico evento con una commossa riflessione, evidenziando la brutalità e l’insensatezza di certi crimini. Questo episodio diventa simbolo di una società che ha perso il senso dell’umanità e della giustizia.​

Il libro si spinge oltre i confini nazionali, offrendo un itinerario nelle sofferenze dell’Africa. Biagi descrive le condizioni di vita nelle bidonville di Nairobi, la diffusione dell’Aids, la schiavitù in Sudan e la tragica realtà dei bambini soldato. Queste pagine rappresentano un grido d’allarme contro l’indifferenza del mondo occidentale di fronte alle tragedie del continente africano.​

Biagi dedica anche ampio spazio ai massacri in Iraq, raccontando le storie di bambini, donne e uomini vittime innocenti. Ricorda i morti di Nassiriya, le due Simone, Enzo Baldoni, Giuliana Sgrena e la responsabilità della morte di Nicola Calipari. Attraverso queste testimonianze, il giornalista denuncia le conseguenze devastanti della guerra e l’ipocrisia della politica internazionale.​

La politica italiana è un altro tema centrale del libro. Biagi analizza la sconfitta elettorale di Berlusconi e l’arrivo di Prodi a Palazzo Chigi, sottolineando l’eredità pesante lasciata dal precedente governo e un paese profondamente diviso. Questa parte del libro offre uno spunto di riflessione sulla fragilità della democrazia e sull’importanza di una politica trasparente e responsabile.​

Nelle pagine finali, Biagi regala ai lettori un viaggio nel suo passato, riflettendo su parole che nella sua vita hanno avuto un significato profondo: coraggio, coerenza, umiltà, libertà, rispetto, giustizia, tolleranza, solidarietà. Queste parole diventano il filo conduttore di una vita dedicata al giornalismo e alla ricerca della verità.​

“Quello che non si doveva dire” è un’opera che va oltre la semplice cronaca, diventando un manifesto per la libertà di stampa e un invito alla riflessione critica. Biagi, con il suo stile incisivo e appassionato, ci ricorda l’importanza di dare voce a chi non ne ha e di non arrendersi di fronte alla censura e all’ingiustizia.​

In conclusione, questo libro rappresenta una lettura imprescindibile per chiunque voglia comprendere le dinamiche della società contemporanea e il ruolo fondamentale del giornalismo nella difesa della democrazia. La testimonianza di Biagi ci sprona a non chiudere gli occhi di fronte alle ingiustizie e a lottare per un mondo più giusto e umano.

“Quello che non si doveva dir” è disponibile nelle principali librerie online e fisiche. In Italia, può essere trovato su AmazonLibraccio, e Feltrinelli. È disponibile sia in formato cartaceo che digitale, permettendo a tutti di accedere facilmente a questa affascinante lettura.

CODICE: SZ0227

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