In un piccolo villaggio ai piedi di una maestosa montagna, viveva una giovane donna di nome Livia. Livia era conosciuta in tutto il villaggio per la sua bellezza, ma non solo per i suoi tratti fisici. Era bella dentro, con un cuore gentile e generoso che irradiava calore e bontà a chiunque la incontrasse.
Livia credeva fermamente che le favole non esistessero. Fin da bambina, aveva ascoltato storie di principesse, draghi e magie, ma la vita le aveva insegnato che il mondo reale era ben diverso. Tuttavia, ciò non le impediva di vedere la bellezza nelle piccole cose e nelle persone che la circondavano.
Un giorno, mentre Livia passeggiava nei boschi vicini al villaggio, incontrò un uomo seduto su una roccia, intento a disegnare. Era un forestiero, con occhi profondi e un’espressione pensierosa. Livia si avvicinò con curiosità.
«Cosa stai disegnando?» chiese con un sorriso.
L’uomo alzò lo sguardo, sorpreso dalla sua presenza. «Sto cercando di catturare la bellezza di questo paesaggio,» rispose. «Ma sembra che mi manchi sempre qualcosa.»
Livia osservò il disegno. Era bellissimo, ma capì subito cosa mancava. «Forse non stai cercando solo di catturare la bellezza del paesaggio, ma anche quella che non si vede con gli occhi,» disse con dolcezza.
L’uomo rimase colpito dalle sue parole. «Come ti chiami?» chiese.
«Livia,» rispose lei. «E tu?»
«Mi chiamo Andrea,» rispose l’uomo. «Sono un viaggiatore e un artista. Vengo da molto lontano, alla ricerca di ispirazione.»
I due iniziarono a parlare e a condividere storie. Andrea raccontò a Livia dei suoi viaggi, delle città che aveva visitato e delle persone che aveva incontrato. Livia, a sua volta, condivise con lui le sue esperienze di vita nel villaggio, le sfide e le gioie della quotidianità.
Col passare del tempo, Andrea si accorse che Livia non era solo una fonte di ispirazione per i suoi disegni, ma una persona speciale che vedeva la bellezza nelle cose semplici. Lei gli insegnò che non servivano incantesimi o creature magiche per rendere il mondo affascinante. Bastava la presenza di persone belle, come Livia, che portavano luce e calore nella vita degli altri.
Un giorno, mentre si trovavano su una collina che dominava il villaggio, Andrea decise di disegnare Livia. Voleva catturare non solo la sua bellezza esteriore, ma anche la luce che emanava dal suo cuore. Mentre disegnava, capì che la vera magia non risiedeva nelle favole, ma nelle persone che sanno vedere e apprezzare la bellezza del mondo reale.
Quando Andrea terminò il disegno, lo mostrò a Livia. Lei si emozionò nel vedere come lui fosse riuscito a catturare la sua essenza. «È bellissimo,» disse con gli occhi lucidi. «Ma la vera bellezza sta nel cuore delle persone.»
Andrea sorrise. «Hai ragione, Livia. Le favole non sono vere, ma le persone belle sì. E tu sei una di quelle persone che rendono il mondo un posto migliore.»
Livia e Andrea continuarono a passare del tempo insieme, e la loro amicizia si trasformò in qualcosa di più profondo. Insieme, scoprirono che la vera bellezza della vita sta nelle relazioni autentiche, nella gentilezza e nel vedere il buono negli altri.
E così, anche se Livia non credeva nelle favole, la sua vita divenne una storia meravigliosa di amore e bellezza, dimostrando che le persone belle, con il loro cuore puro e il loro spirito generoso, possono creare magie reali nel mondo.
Corrado Borgh