Murale di Baggio: l’arte che racconta il quartiere

Murale di Baggio: l'arte che racconta il quartiere
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Il Murale di Baggio rappresenta un’importante espressione artistica che valorizza il quartiere e la sua storia. L’opera si trova presso la Scuola Primo Levi, in via Pistoia 30, ed è stata inaugurata il 1 dicembre 2021. L’iniziativa rientra nel progetto di arte pubblica promosso da YesMilano, con la collaborazione del Comune di Milano e il contributo di Fondazione Comunità Milano.

L’artista Alice Lotti ha realizzato il Murale di Baggio con il coinvolgimento degli studenti della scuola secondaria di primo grado “Primo Levi”. I ragazzi hanno partecipato attivamente alla progettazione, ispirandosi alla loro visione del quartiere. Il risultato è un’opera che racconta Baggio attraverso i colori e le forme della street art, valorizzando l’identità locale e il senso di comunità.

Baggio è un quartiere dalla storia antica. Nato come insediamento longobardo, ha mantenuto nel tempo una forte identità popolare. Fino al 1923 era un comune autonomo e si distingue per la sua vitalità sociale e culturale. Nonostante la posizione periferica, il quartiere offre numerosi tesori artistici e spazi verdi. Il Parco delle Cave, per esempio, rappresenta una delle aree naturali più ampie e suggestive di Milano.

Murale di Baggio: l'arte che racconta il quartiereOltre alla bellezza del Murale di Baggio, il quartiere custodisce altri elementi di interesse storico e artistico. La Chiesa Vecchia, risalente all’anno 1000, è un punto di riferimento per la comunità. Accanto si trova El Palaziett, un’antica residenza feudale. Inoltre, il quartiere ospita l’Istituto Marchiondi, un capolavoro dell’architettura brutalista, il cui plastico è conservato al MoMa di New York.

Il cuore pulsante della vita sociale di Baggio si sviluppa intorno al Parco di Baggio e alla Biblioteca Comunale. Quest’ultima è una delle più grandi e frequentate di Milano. Nei pressi della biblioteca si trovano trattorie storiche e spazi culturali dove gli abitanti si incontrano e condividono momenti di convivialità. Ogni ottobre, il quartiere celebra la Sagra di Baggio, un evento con radici secolari che anima le vie acciottolate e richiama visitatori da tutta la città.

Un altro luogo simbolo è la piazzetta del Murunasc, che prende il nome dall’albero dei Moroni, un antico gelso ripiantato di recente. Qui si trova la libreria Linea di Confine, molto attiva nella promozione culturale del quartiere. In via 2 giugno ha sede Dimensioni Diverse, un’associazione che lavora per l’inclusione sociale attraverso iniziative dedicate ai migranti.

La storia di Baggio si intreccia con quella di Anselmo da Baggio, diventato papa Alessandro II nel 1061. Il quartiere ha vissuto diverse fasi di immigrazione, prima dal Mezzogiorno e poi dal Maghreb e dai Balcani, creando un tessuto sociale variegato e dinamico. In passato, Baggio era noto per i suoi numerosi negozi e depositi di biciclette, utilizzate dai pendolari per raggiungere la tramvia a vapore, il celebre “Gamb de Legn”.

Murale di Baggio: l'arte che racconta il quartiere

Le strade del quartiere sono arricchite da maioliche dipinte, che narrano episodi della sua storia e rendono omaggio ai personaggi più significativi. Questa tradizione artistica si sposa perfettamente con il Murale di Baggio, che rappresenta un ponte tra passato e futuro, tra memoria e innovazione.

Tra le curiosità legate al quartiere, c’è il legame con il rapper Ghali, nato e cresciuto a Baggio. Le sue prime opere musicali sono ambientate proprio in queste strade, contribuendo a diffondere l’immagine del quartiere a livello nazionale.

Grazie a iniziative come il Murale di Baggio, la street art diventa uno strumento di valorizzazione urbana, capace di dare nuova vita agli spazi pubblici e rafforzare il senso di appartenenza alla comunità. Questo progetto dimostra come l’arte possa essere un motore di cambiamento positivo, trasformando i luoghi e le persone che li abitano.

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