Legami invisibili e il valore della street art nel quartiere Greco

Legami invisibili e il valore della street art nel quartiere Greco
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Legami invisibili rappresenta un ponte tra passato e futuro, unendo le persone attraverso un semplice filo simbolico. Questo murale, realizzato dall’artista Viola Gesmundo in via privata Mauro Rota, racconta l’importanza della connessione tra gli abitanti del quartiere Greco. Ogni tratto di colore enfatizza la volontà di creare un dialogo tra le diverse anime della comunità.

L’opera si sviluppa lungo il muro di cinta della scuola per l’Infanzia Sant’Anna e dell’oratorio della parrocchia San Martino. Il filo che si intreccia tra le mani richiama un gioco infantile, evocando un senso di condivisione e appartenenza. Questa immagine delicata riesce a trasmettere un messaggio potente: il quartiere si sostiene attraverso la collaborazione e il senso di vicinato.

L’intervento artistico è stato reso possibile grazie all’impresa culturale BePart, con il supporto tecnico del colorificio Maxicolor di Melegnano e il contributo di Fondazione Cromology, che ha provveduto alla riqualificazione del muro prima della sua decorazione. Questi interventi dimostrano come l’arte possa trasformare gli spazi urbani, rendendoli luoghi di incontro e riflessione.

La street art, in questo contesto, assume un ruolo fondamentale nel valorizzare l’identità locale. Le opere realizzate nell’ambito dell’iniziativa Un nome in ogni quartiere, promossa da YesMilano Neighborhood by Neighborhood, mirano a restituire ai cittadini un senso di appartenenza. Come dichiarato dal sindaco Sala, questi murales non solo abbelliscono le strade, ma diventano strumenti di comunicazione e memoria collettiva.

L’arte pubblica ha un potenziale straordinario nel creare connessioni tra le persone. Legami invisibili rappresenta un esempio di come la creatività possa generare nuove forme di dialogo tra i residenti. Le mani che si passano il filo simboleggiano un quartiere che si costruisce giorno dopo giorno, grazie alla collaborazione e alla solidarietà.

I cittadini hanno accolto con entusiasmo il progetto, partecipando attivamente alla sua realizzazione. Questo coinvolgimento dimostra quanto sia forte il desiderio di contribuire alla crescita del quartiere. La street art, quindi, non è solo decorazione, ma uno strumento per rafforzare il senso di comunità.

L’opera di Viola Gesmundo invita alla riflessione su quanto siano importanti i legami interpersonali. Il messaggio che trasmette è chiaro: un quartiere vive attraverso le relazioni che si instaurano tra le persone. Ogni colore, ogni linea del murale racconta una storia di collaborazione e unità.

L’iniziativa ha già riscosso grande successo, e molti residenti sperano che altri murales possano nascere nei vari quartieri di Milano. La città, infatti, si arricchisce attraverso l’arte, che diventa una voce per chi la abita.

I legami che si creano attraverso l’arte pubblica sono destinati a durare nel tempo, proprio come il filo raffigurato nel murale. Milano continua a trasformarsi, e ogni opera aggiunge un nuovo tassello alla sua storia, rendendo ogni quartiere un luogo unico e accogliente.

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