La strega e il presidente, scritto da Ferruccio Parazzoli, è un romanzo che intreccia magistralmente politica, potere e misticismo. La storia si svolge in un piccolo paese di mare, dove un uomo di potere, il Presidente del Consiglio, decide di ritirarsi per riflettere in un istituto religioso. Questo breve ritiro, che sembra un rituale consolidato, prende una svolta inaspettata quando il protagonista, travolto da inquietudini e paure, decide di riallacciare i contatti con Melìa, una figura enigmatica del suo passato. Questa donna, venditrice di abiti usati e considerata una strega dalla gente del posto, incarna una forza vitale radicata nella natura.
Il Presidente è descritto come un burattinaio onnipotente, esperto nel gestire intricati rapporti di potere e complicità. Tuttavia, dietro la sua maschera di invulnerabilità si nascondono paure profonde e un senso di vulnerabilità che emerge con forza nel corso della narrazione. Melìa, al contrario, rappresenta l’antitesi del mondo razionale e calcolatore del Presidente. La sua saggezza popolare e il suo legame con i misteri della natura la rendono un personaggio che affascina e spaventa allo stesso tempo. Quando Melìa legge la morte negli occhi del Presidente, si apre una dimensione narrativa che mescola realtà e simbolismo, trasformando il romanzo in un apologo universale.
Il libro offre uno spaccato profondo della psicologia del potere. Parazzoli descrive il Presidente come un uomo complesso, capace di attrarre e respingere, un personaggio che vive costantemente in bilico tra controllo razionale e suggestioni incontrollabili. Questo dualismo è reso ancora più evidente dalla figura di Sarracino, il suo braccio destro, un uomo pragmatico e spietato che agisce come il sicario del sistema. Insieme, i due rappresentano le dinamiche di un’Italia scandalosa e familiare, fatta di tangenti, delitti inspiegabili e segreti inconfessabili.
Accanto al mondo politico e corrotto del Presidente, si sviluppa una realtà apparentemente minore, quella di Melìa e della sua vitalità terragna. Questa Italia è descritta con toni umili e ridenti, ma nasconde una profondità simbolica che contribuisce a dare al romanzo una dimensione universale. Melìa è una figura che sfida le convenzioni, capace di abbattere i confini tra il possibile e l’impossibile. Il suo ruolo nella vita del Presidente non è solo quello di una guida spirituale, ma anche di un catalizzatore che lo costringe a confrontarsi con le sue paure più profonde.
La narrazione di Parazzoli è avvincente e densa di significati. Il romanzo si distingue per la sua capacità di rappresentare con precisione i meccanismi quotidiani del potere, senza cadere in schematismi o moralismi. La scrittura è ricca di dettagli e crea un’atmosfera di tensione che tiene il lettore incollato alle pagine. Ogni scena è costruita con cura, alternando momenti di introspezione a episodi di forte impatto emotivo.
Un elemento che rende questo romanzo unico è la sua capacità di trascendere le cronache del presente per raggiungere la verità della letteratura. Parazzoli non si limita a descrivere un mondo corrotto e complesso, ma lo reinventa in un racconto che esplora le questioni centrali dell’esistenza. La lotta del Presidente con i suoi demoni interiori diventa una metafora delle sfide che ogni individuo affronta nella ricerca di un senso più profondo della vita.
La strega e il presidente è un romanzo che, come alcune opere di Leonardo Sciascia, prefigura realtà. Queste realtà potrebbero diventare le cronache dei nostri giorni. Il potere, la corruzione, la paura e la speranza sono temi universali.. Parazzoli li affronta con maestria, rendendo il libro una lettura imprescindibile. È ideale per chi vuole comprendere meglio le dinamiche del nostro tempo.
L’intreccio tra il mondo razionale del potere e la dimensione misteriosa rappresentata da Melìa è uno degli aspetti più affascinanti del romanzo. Parazzoli riesce a creare un equilibrio perfetto tra questi due mondi, offrendo al lettore una prospettiva unica sulle complessità della condizione umana. Il romanzo non si limita a intrattenere, ma invita a riflettere sulle grandi questioni dell’esistenza, proponendo una visione che è al tempo stesso disincantata e piena di speranza.
CODICE: SZ0180
