La prossima curva
Non so cosa ci sia dietro la prossima curva,
ma qualcosa mi spinge a continuare,
come se ogni passo avesse un suo segreto,
un sussurro nascosto tra le foglie,
un richiamo lontano che solo il cuore può udire.
La strada si piega davanti a me,
come il corso di un fiume che non ha fretta,
e ogni respiro mi avvicina a un nuovo orizzonte.
Forse c’è una luce, forse solo altre ombre,
ma cammino lo stesso,
perché è il movimento che mi tiene vivo,
la ricerca che dà senso al viaggio.
La prossima curva è un mistero,
ma ho imparato a fidarmi dell’incertezza.
È lì che le storie cominciano,
dove i sogni incontrano il vento
e si mescolano ai battiti del mio cuore.
Non so cosa troverò,
ma so che dietro la prossima curva
ci sarà sempre una possibilità.
Corrado Borgh
La poesia “La prossima curva” parla di un viaggio, non solo fisico, ma anche interiore. È il racconto di un’anima in cammino verso il futuro, un futuro che, come spesso accade, è incerto e nascosto dietro una curva. Non sappiamo cosa ci aspetta, eppure sentiamo dentro di noi la necessità di continuare a muoverci, di esplorare ciò che non conosciamo. In questo senso, la poesia diventa una metafora della vita stessa: un percorso costellato di momenti in cui non possiamo prevedere cosa accadrà, ma dobbiamo comunque andare avanti.
La “curva” rappresenta l’ignoto, il mistero che ci attende. Spesso ci troviamo di fronte a situazioni che ci lasciano nel dubbio, ci mettono di fronte all’incertezza. Eppure, il cuore sa che il movimento è la chiave per continuare a vivere, che non importa cosa troveremo dietro quella curva, ma importa che scegliamo di affrontarla. C’è una bellezza particolare nel coraggio di camminare verso ciò che non conosciamo, di fidarsi del processo, anche quando sembra che le risposte siano lontane.
La poesia ci invita a non avere fretta. Come un fiume che scorre senza ansia, anche noi dobbiamo imparare a fidarci del nostro ritmo naturale. Ogni passo conta, ogni momento di attesa ha il suo valore. Non serve correre verso una destinazione, perché spesso è proprio nel cammino che troviamo le risposte che stiamo cercando.
Il tono della poesia è dolcemente malinconico, ma allo stesso tempo pieno di speranza. La malinconia deriva dalla consapevolezza che la vita è incerta, che non sempre possiamo avere il controllo su ciò che ci attende. Tuttavia, la speranza si manifesta nella fiducia che, anche dietro la curva più oscura, ci può essere luce, che ogni ombra può nascondere una possibilità di rinascita. La poesia celebra l’importanza del viaggio come scoperta continua di sé e del mondo che ci circonda.
Ciò che questa poesia esprime è un messaggio universale: nella vita non possiamo sempre prevedere o controllare tutto, ma possiamo scegliere come affrontare ciò che ci viene incontro. E proprio nel cammino, nella fiducia che poniamo nel viaggio, troviamo la nostra forza. La prossima curva è un’incognita, ma è anche una promessa: c’è sempre qualcosa da scoprire, sempre una nuova possibilità che ci attende.