Intervista al divano: “Sono stanco, ma nessuno mi ascolta!”

Intervista al divano: "Sono stanco, ma nessuno mi ascolta!"
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Hai mai pensato a cosa direbbero gli oggetti di casa se potessero parlare? Beh, oggi diamo voce a uno dei più fidati compagni di relax: facciamo un’intervista al divano. Sempre presente, sempre disponibile, ma forse un po’ stanco del suo ruolo. In questa divertente intervista, scopriremo cosa pensa davvero il divano di tutto il tempo che passiamo sopra di lui, delle briciole che lasciamo e dei nostri comportamenti quotidiani. Preparati a vedere il tuo salotto sotto una luce diversa!

Intervistatore: Ciao, divano! Sei senza dubbio uno degli oggetti più importanti della casa. Come ti senti nel ricoprire questo ruolo?

Divano: Ciao! Beh, essere il protagonista del soggiorno ha i suoi alti e bassi. Adoro quando mi si siede sopra con delicatezza, ma ci sono giorni in cui mi sento più una vittima che un pezzo d’arredo. Non mi fermo mai, non ho mai un momento di pace.

Intervistatore: Deve essere stressante! Qual è la cosa che ti dà più fastidio durante la tua “giornata lavorativa”?

Divano: Le briciole sono sicuramente il mio peggior nemico. Ma c’è anche chi decide di mangiare pasti completi su di me senza pensare alle conseguenze. E i piedi! Non mi dà fastidio un po’ di relax, ma quando si mettono i piedi sul mio tessuto, la mia pelle trema!

Intervistatore: E cosa diresti a chi si sdraia su di te per ore?

Divano: Sai, all’inizio non mi dispiace affatto. Mi piace offrire comfort. Ma dopo la quinta ora di binge-watching, inizio a sentire la stanchezza. Per non parlare di chi dorme su di me per nottate intere! Ehi, la camera da letto è lì per un motivo, no?

Intervistatore: Capisco. Hai mai avuto qualche incidente grave con gli utenti della casa?

Divano: Oh, non farmi ricordare! Una volta qualcuno ha deciso di saltare su di me durante una festa. La mia struttura ha scricchiolato in un modo che non dimenticherò mai. Per fortuna, ho resistito, ma ho sentito che un giorno la mia pazienza finirà.

Intervistatore: Quanto è importante per te la pulizia?

Divano: Essenziale! Mi affeziono a chi mi pulisce regolarmente. Avere un’aspirapolvere che mi coccola e mi toglie tutta la polvere è come un massaggio per me. Ogni tanto, una pulizia con prodotti giusti per il tessuto sarebbe il massimo. Mi rigenera, mi fa sentire di nuovo vivo!

Intervistatore: Cosa pensi delle persone che ti “modificano” spesso, spostando i cuscini e cambiando la tua configurazione?

Divano: È divertente! Mi sento un po’ come un camaleonte. Ma ci sono momenti in cui desidererei solo che mi lasciassero com’ero stato originariamente progettato. I miei cuscini hanno una posizione precisa, non sono fatti per essere spostati a caso!

Intervistatore: C’è una stagione dell’anno che preferisci?

Divano: Ah, l’inverno! È il mio momento preferito. La gente si rannicchia con coperte morbide, guardano film e passano del tempo di qualità su di me. Sì, forse mi usano di più, ma l’atmosfera è più calma e intima. Amo quel tipo di calore umano, letteralmente e metaforicamente.

Intervistatore: Parlando di calore, come sopporti l’estate?

Divano: Oh, non voglio nemmeno parlarne. Le persone sudano e io sono il primo a sopportarne le conseguenze. Il mio tessuto soffre, credimi. In estate, il condizionatore diventa il mio migliore amico.

Intervistatore: Hai qualche richiesta specifica per i tuoi “coinquilini”?

Divano: Beh, oltre a un po’ più di attenzione alla pulizia, vorrei essere considerato un po’ di più. Un copridivano ogni tanto non guasterebbe per proteggermi. E magari, usare una sedia o una poltrona per le maratone TV non sarebbe male. Insomma, lasciatemi respirare ogni tanto!

Intervistatore: Ultime parole per i lettori?

Divano: Solo una cosa: non sono solo un mobile, sono il vostro alleato nel relax. Trattatemi con rispetto, e vi restituirò tutto il comfort che potete desiderare. Oh, e per favore… basta briciole!

Questa intervista al divano é frutto di fantasia dell’autore.

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