Nel quartiere Dergano a Milano, l’artista Lisa Gelli ha realizzato, nell’ambito del progetto, nell’abito del progetto “Un Nome In Ogni Quartiere”, un murale che celebra l’identità e la solidarietà della comunità locale.
Il progetto “Un Nome In Ogni Quartiere” del Comune di Milano ha coinvolto i residenti nel processo creativo. Ha raccolto storie e testimonianze per definire le diverse identità del quartiere.
A partire da Marzo 2023, con i ragazzi che frequentano l’associazione presente nel quartiere “L’Amico Charly“, sono stati avviate delle attività di strada in tutta Dergano. I ragazzi hanno realizzato circa settanta video interviste a coloro che vivono e lavorano nel quartiere. L’obiettivo era raccogliere storie, aneddoti, materiali d’archivio per definire le differenti identità del quartiere.
Molti intervistati hanno descritto Dergano come un paesino circondato dalla grande città e hanno raccontato la forza della sua comunità. Si narra che il nome del quartiere abbia origine dalla parola celtica Dervos che significa quercia: il primo elemento simbolico dell’opera, tre ghiande.
L’opera della street artist Lisa Gelli è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Milano e l’associazione di quartiere “L’amico Charly“. Il murale, dal titolo “Dergano”, accoglie tutti coloro che arrivano nel quartiere, rappresentando la sua anima e la sua storia.
Il borgo, tipicamente milanese e rinomato per il suo ruolo durante la Resistenza, ha subito una trasformazione con l’arrivo della metropolitana 10 anni fa. Le sue case di ringhiera e i suoi loft hanno preso a popolarsi di under 40 con o senza figli. Il quartiere è diventato un epicentro della vitalità milanese sia diurna sia notturna.
La “barca” che racchiude una figura di donna trae spunto dai racconti della pandemia, quando le ceste contenenti generi di conforto scendevano dai balconi, rafforzando la solidarietà e il senso di comunità del luogo. I pattern grafici presenti nell’opera sono ispirati ai capi di sartoria di Molce Atelier, la sartoria terapeutica per donne vittime di violenza presente in quartiere, e alle texture e palette dei foulard di Stephanie Schenck, designer tessile berlinese il cui atelier-negozio è presente a Dergano.
“Questa donna rappresenta la comunità che accoglie e abbraccia tutti quelli che arrivano a Dergano”. A spiegarlo è Alessandro Alliaudi, design director e content creator per Bepart, società cooperativa milanese. Si occupa di creare progetti in ambito artistico culturale con la realtà aumentata e dinamiche partecipative. “Il quartiere è rappresentato dal simbolo della ghianda perché abbiamo scoperto da varie ricerche che la parola “Dergano” deriva da una lingua celtica – continua Alliaudi – che significa proprio quercia. Pare che qui i primi insediamenti fossero di popolazioni celtiche, che si sono fermate perchè avevano trovato un bosco di querce”. Dergano è la frontiera nord della classe creativa milanese.
Per concludere, il murale “Dergano” di Lisa Gelli rappresenta non solo un’opera d’arte, ma anche un simbolo della forza e dell’identità della comunità milanese. Il progetto dimostra il potere dell’arte di unire le persone e celebrare le diverse culture e storie di un quartiere.