Il lago che sognava di essere fiume

Il lago che sognava di essere fiume
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Sono un lago, un vasto specchio d’acqua circondato da montagne imponenti e alberi secolari. Da secoli, il mio riflesso sereno cattura i giochi di luce delle giornate e i colori cangianti delle stagioni. Ma da quando ho memoria, sento una sete profonda, una voglia di muovermi, di non restare sempre immobile, di essere più di un semplice specchio.
Ogni mattina, quando il sole sorge, osservo le nuvole che passano sopra di me e mi chiedo cosa ci sia al di là delle mie sponde. La mia acqua, pur pulita e cristallina, non ha mai conosciuto il dinamismo di una corrente, il brivido di un viaggio. Eppure, ho sempre sognato di scorrere, di diventare un fiume.
Un giorno, dopo una lunga stagione di piogge abbondanti, mi accorgo che il livello dell’acqua sta salendo. Non è una semplice differenza impercettibile; è una crescita palpabile, come se stessi per esplodere di gioia. Il mio letto d’acqua si riempie fino al punto di traboccare. Inizialmente, sono spaventato, ma presto l’emozione prevale. Questo è il momento che ho tanto aspettato.
Le mie sponde, che mi hanno tenuto confinato per così tanto tempo, ora iniziano a cedere. Una piccola fessura si apre, e l’acqua inizia a fuoriuscire. Il mio cuore, per così tanto tempo fermo e tranquillo, accelera in un battito ritmico e vivace. Sento una forza nuova che mi trascina verso il basso, una corrente che mi spinge fuori dal mio passato di quiete.
Man mano che il flusso aumenta, osservo il paesaggio cambiare. Le colline che mi circondano diventano meno ripide e più dolci. La mia acqua si avvicina alla terra, dove si mescola con il suolo e comincia a modellarlo. I sassi che erano stati ignorati per secoli ora vengono spostati e levigati dalla mia passione. Ogni goccia di me si unisce a un’altra, creando un corso d’acqua che si snoda e si arricchisce di vita.
Il mio viaggio come fiume è cominciato. Le prime curve sono incantevoli e leggere. Il mio cammino è lento e misurato, ma man mano che scorro, la mia velocità aumenta. Le foreste lungo le mie rive si riflettono in me e danzano con l’acqua, creando giochi di luce e ombre che mai avevo visto prima. Gli animali, curiosi e vivaci, iniziano a visitare le mie nuove sponde, a bere e a giocare con me. Sento una connessione profonda con loro, una sensazione di appartenenza che non avevo mai provato.
A volte, la mia corrente si fa più forte e le rapide che formo sono tumultuose e vibranti. Questo è un lato nuovo e selvaggio della mia esistenza, e mi affascina quanto mi spaventa. Ma ogni parte del mio percorso è una scoperta, e in ogni curva, in ogni gorgo, sento che la mia essenza si completa. Non sono più il lago calmo e statico che ero una volta, ma un fiume in continuo movimento e cambiamento.
La mia nuova forma mi porta attraverso valli e pianure, e ogni giorno è un’avventura. La mia acqua diventa un racconto, un flusso ininterrotto di esperienze e emozioni che si uniscono per creare un viaggio unico. Il mio sogno di diventare un fiume è diventato realtà, e mentre scorro verso il mare, capisco che, sebbene il viaggio sia diverso da quello che avevo immaginato, è esattamente quello che desideravo.
La mia trasformazione mi ha insegnato che anche se ci sentiamo limitati dalle nostre forme attuali, possiamo sempre evolvere e crescere. Ogni cambiamento porta con sé nuove opportunità e bellezze. Ora, mentre mi avvicino al mare, mi sento completo e soddisfatto. Ho finalmente trovato la mia vera natura: non più solo un lago, ma un fiume che vive e scorre, portando con sé il segno della mia metamorfosi.

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