Cascina Pozzobonelli: storia e degrado di un gioiello rinascimentale

Cascina Pozzobonelli: la storia e il degrado di un gioiello rinascimentale
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La Cascina Pozzobonelli è un importante esempio di architettura rinascimentale a Milano. Questa storica cascina è situata vicino alla Stazione Centrale, tra piazza Luigi di Savoia e viale Andrea Doria. Rappresenta uno degli ultimi frammenti di una villa suburbana. Un tempo, era parte del paesaggio agricolo della città. Costruita nel 1492 per Gian Giacomo Pozzobonelli, la cascina era concepita come residenza di campagna. Questo avvenne durante il periodo sforzesco, un’epoca di grande fermento. Fu un periodo di fermento culturale e architettonico a Milano.

Nel XV secolo, i terreni su cui sorge la Cascina Pozzobonelli erano parte di una vasta area agricola alla periferia di Milano, nei pressi della Roggia Gerenzana. Gian Giacomo Pozzobonelli, appartenente a una delle famiglie più potenti dell’epoca, acquistò questi terreni intorno al 1460. Poco dopo, diede inizio alla costruzione della villa, forse sul luogo di un preesistente convento. La villa era destinata alla villeggiatura della famiglia Pozzobonelli, che già in quel periodo aveva edificato altre dimore di grande prestigio, come il Palazzo Pozzobonelli-Isimbardi in Via dei Piatti e e il Palazzo Pozzobonelli situato nel comune di Vermezzo.

L’architettura della cascina riflette i modi della scuola di Donato Bramante, uno degli architetti più influenti del Rinascimento italiano. La Cascina Pozzobonelli aveva una pianta rettangolare, con due grandi cortili e spaziosi saloni al piano terra. Un portico a dieci arcate collegava il corpo centrale della cascina con una cappella ottagonale, unica parte dell’edificio giunta fino a noi. Questa cappella, con tre absidi semicilindriche e un tamburo ottagonale sormontato da una lanterna, richiama il tiburio di Santa Maria delle Grazie, una delle opere più celebri di Bramante a Milano.

Purtroppo, la cascina ha subito un progressivo declino dopo la morte del cardinale Giuseppe Pozzobonelli, avvenuta nel 1783. L’area intorno alla villa è stata oggetto di speculazioni edilizie, e gran parte del complesso è stata demolita tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Nel 1898, con l’apertura del Viale Andrea Doria e, successivamente, con la costruzione della nuova Stazione Centrale di Milano, iniziata nel 1907 e inaugurata solo nel 1931, La cascina ha visto svanire gran parte della sua antica magnificenza.

Oggi, della Cascina Pozzobonelli rimangono solo la cappella e alcune arcate del portico. Questo piccolo capolavoro di architettura bramantesca è sopravvissuto ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che hanno causato il crollo della prima campata del portico. Fortunatamente, la cappella è stata prontamente messa in sicurezza e restaurata al termine del conflitto, ma il degrado del sito continua a rappresentare una sfida. Le erbacce invadono il tetto dell’edicola e gli intonaci, mentre gli affreschi a graffito si stanno lentamente staccando.

Nonostante la recinzione che dovrebbe proteggere il sito, atti di vandalismo e inciviltà hanno ulteriormente danneggiato questo prezioso manufatto. Le scritte con bombolette spray, la sporcizia e persino un tentativo di incendio hanno contribuito a deturpare un luogo che meriterebbe ben altra considerazione. È evidente che la Cascina Pozzobonelli necessiti di una grande manutenzione e di un restauro adeguato per preservare ciò che resta di questo importante pezzo di storia milanese.

La conservazione della Cascina Pozzobonelli è una questione che va oltre il semplice interesse architettonico. Si tratta di preservare una testimonianza del passato di Milano, un simbolo della città che esisteva prima dell’urbanizzazione massiccia e della modernizzazione. La cascina rappresenta un collegamento tangibile con il Rinascimento milanese, un’epoca in cui la città era un centro culturale e artistico di prim’ordine. Proteggere ciò che rimane della Cascina Pozzobonelli non significa solo conservare un edificio, ma anche onorare la storia e l’identità di Milano.

In conclusione, la Cascina Pozzobonelli è un monumento che richiede attenzione e cura. La sua storia, che affonda le radici nel XV secolo, è un richiamo alla ricchezza culturale e architettonica di Milano. Tuttavia, senza un intervento di restauro significativo, ciò che resta di questo gioiello rinascimentale rischia di andare perduto per sempre. È essenziale che le autorità competenti e i cittadini milanesi si mobilitino per salvare la Cascina Pozzobonelli, affinché le generazioni future possano continuare a godere di questa preziosa eredità.

Cascina Pozzibonelli - Milano - Foto di Corrado Borgh
Cascina Pozzibonelli – Milano – Foto di Corrado Borgh

 

Cascina Pozzibonelli - Milano - Foto di Corrado Borgh
Cascina Pozzibonelli – Milano – Foto di Corrado Borgh

 

Cascina Pozzibonelli - Milano - Foto di Corrado Borgh
Cascina Pozzibonelli – Milano – Foto di Corrado Borgh

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